Le Ferite e Lesioni della Pelle
Le ferite e le lesioni della pelle possono andare da lievi escoriazioni a danni più gravi, come lacerazioni estese. Comprenderne i sintomi e le opzioni di trattamento è essenziale per intervenire rapidamente, minimizzare i danni e favorire un recupero efficace.

FERITE E LESIONI DELLA PELLE: COMPRENDERLE, TRATTARLE, PREVENIRLE
Le lesioni della pelle sono eventi comuni che possono interessare persone di tutte le età, includendo tagli, abrasioni, contusioni e persino ferite di natura chirurgica. La loro gravità varia in base alla causa e alle condizioni in cui si verificano. Una gestione tempestiva e corretta è fondamentale per ridurre il dolore, prevenire infezioni e limitare eventuali complicazioni.
Intervenire prontamente sui primi segni di una lesione, utilizzando trattamenti adeguati, rappresenta il modo più efficace per favorire una guarigione rapida e completa, evitando interventi più complessi.
COSA SI INTENDE CON FERITE E LESIONI DELLA PELLE?
Con ferite e lesioni della pelle si fa riferimento a tutte quelle alterazioni che modificano l’aspetto, la struttura o la funzione della cute. Queste possono manifestarsi sotto forma di gonfiori, macchie, piaghe, vescicole o altri segni visibili, spesso alterando margini, colore, consistenza o dimensioni della pelle.
Tra le ferite rientrano anche quelle chirurgiche, che sono lesioni acute programmate e solitamente guariscono entro un tempo definito, purché non intervengano complicazioni.
Un esempio di complicanza nella guarigione delle ferite è la formazione di cheloidi, cicatrici ispessite che si formano quando il tessuto fibroso cresce in modo eccessivo. Inizialmente appaiono lisci e rossi, per poi diventare più spessi e di colore roseo.
Le cause delle ferite e delle lesioni cutanee sono molteplici: possono derivare da traumi localizzati, come tagli, abrasioni o ustioni, o da condizioni esterne, come scottature solari o dermatiti da contatto. Altre volte, possono essere il segnale di patologie sottostanti, come malattie autoimmuni, infezioni, diabete o disordini genetici.
Nonostante molte ferite e lesioni siano innocue e tendano a guarire spontaneamente, alcune richiedono un trattamento specifico o un consulto medico per prevenire complicazioni, come infezioni o cicatrici permanenti. Prendersi cura della pelle e intervenire tempestivamente è essenziale per mantenere la sua salute e favorire un recupero ottimale.
Tipologie di ferite e lesioni della pelle
Le lesioni della pelle si distinguono principalmente in lesioni primarie e lesioni secondarie, a seconda del momento e del contesto in cui si manifestano. Comprenderne le differenze è fondamentale per riconoscere rapidamente il problema, identificare la causa e scegliere il trattamento più adatto, riducendo così il rischio di complicazioni.
Lesioni primarie
Le lesioni primarie (o primitive) rappresentano il primo cambiamento visibile della cute. Sono spesso la manifestazione iniziale di una patologia cutanea e sono solitamente associate a una causa specifica, come un’infiammazione, un’infezione o una reazione allergica.
Tra le principali lesioni primarie si trovano:
- Eritemi: arrossamenti localizzati della pelle dovuti a una dilatazione dei vasi sanguigni.
- Macule: macchie cutanee piane, prive di rilievo, con una colorazione diversa rispetto alla pelle circostante.
- Papule: piccole protuberanze solide e circoscritte, spesso associate a irritazioni o reazioni allergiche.
- Noduli: formazioni solide più grandi e profonde rispetto alle papule.
- Pomfi: rilievi cutanei di colore rossastro o biancastro, tipicamente causati da orticaria.
- Vescicole: piccole cavità piene di liquido sieroso, spesso causate da dermatiti o infezioni virali.
- Bolle: vescicole più grandi, contenenti liquido.
- Pustole: cavità simili alle vescicole, ma riempite di pus, come nel caso dell’acne.
Lesioni secondarie
Le lesioni secondarie si sviluppano come evoluzione o conseguenza di una lesione primaria. Possono derivare da processi di guarigione, infezioni o traumi aggiuntivi alla zona interessata.
Esempi comuni di lesioni secondarie includono:
- Croste: formate dalla coagulazione di liquidi come sangue o siero sulla superficie della pelle.
- Ulcere: perdita di tessuto cutaneo che può raggiungere gli strati più profondi della pelle.
- Cicatrici: esiti permanenti del processo di guarigione, con formazione di tessuto fibroso.
- Escoriazioni: abrasioni superficiali che derivano da graffi o traumi lievi.
Quali sono le cause delle ferite e lesioni della pelle?
Le ferite e le lesioni della pelle possono derivare da una molteplicità di cause, suddivisibili in traumatiche, ambientali, patologiche e chirurgiche. A queste si aggiungono condizioni croniche come le piaghe da pressione, che rappresentano un caso specifico ma comune.
Cause traumatiche
Tra le lesioni causate da eventi traumatici troviamo:
- Tagli e lacerazioni: provocati da oggetti affilati, incidenti domestici o lavorativi.
- Abrasioni: sfregamenti che rimuovono lo strato superficiale della pelle.
- Ustioni: causate da calore, sostanze chimiche, elettricità o radiazioni.
- Contusioni: traumi che rompono i capillari sottostanti senza danneggiare la superficie della pelle.
Cause ambientali
Le lesioni causate da fattori esterni includono:
- Scottature solari: esposizione prolungata ai raggi UV senza protezione.
- Dermatiti da contatto: reazioni allergiche o irritative causate da sostanze chimiche o materiali sensibilizzanti.
- Morsi o punture di insetti: che possono provocare infiammazione locale o infezioni.
Cause patologiche
Le lesioni della pelle possono essere un segnale o una conseguenza di malattie sistemiche o condizioni croniche:
- Malattie autoimmuni: come lupus o psoriasi, che causano infiammazioni o ulcere cutanee.
- Infezioni: batteriche (es. cellulite, impetigine), virali (es. herpes) o fungine.
- Diabete: spesso causa di ulcere croniche, soprattutto sui piedi, che richiedono cure complesse per evitare complicazioni.
- Problemi circolatori: ulcere venose o arteriose derivano da insufficienze del sistema vascolare.
Cause patologiche
Le ferite chirurgiche rappresentano un tipo specifico di lesione cutanea programmata. Nonostante siano create intenzionalmente per interventi medici, possono comportare complicazioni come infezioni, cicatrici anomale o cheloidi. La gestione adeguata è fondamentale per favorire una guarigione ottimale.
SINTOMI E SEGNI
Le lesioni cutanee si manifestano con alterazioni visibili o percepibili della pelle o di una sua porzione. Tra i sintomi più comuni vi sono cambiamenti nel colore, nella consistenza e nella forma della cute. Tali alterazioni possono essere accompagnate da sensazioni di prurito, bruciore o, in alcuni casi, da dolore.
A seconda della causa sottostante – che può includere malattie, disturbi o condizioni specifiche del paziente – possono comparire altri sintomi, che talvolta coinvolgono anche aree del corpo non direttamente interessate dalla lesione.
Tra i sintomi più comuni associati troviamo:
- Prurito: spesso causato da pelle secca, dermatiti o reazioni allergiche.
- Gonfiore: tipico di lesioni infiammatorie o allergiche, come pomfi o eritemi.
- Arrossamento: conseguenza di irritazioni, infezioni o processi infiammatori.
- Dolore o sensibilità aumentata: riscontrabile in caso di lesioni profonde o infezioni.
- Presenza di liquido o pus: in vescicole, bolle o pustole, indicativo di infezioni o infiammazioni.
Tra le ferite cutanee possiamo far rientrare anche le piaghe da pressione (o ulcere da decubito) che si formano in seguito a una compressione prolungata della pelle contro una superficie rigida. Questo ostacola la circolazione sanguigna, causando la morte dei tessuti. Le aree più colpite sono quelle sopra prominenze ossee, come talloni, gomiti, sacro e scapole. Queste lesioni sono comuni in persone costrette a letto o su sedia a rotelle per periodi prolungati, spesso anche a seguito di interventi chirurgici e richiedono una gestione specifica per prevenzione e cura.
Complicazioni
Se non trattate adeguatamente, le lesioni cutanee possono portare a complicazioni che interessano sia la pelle che l'organismo in generale:
- Infezioni: sono tra le complicazioni più comuni e possono manifestarsi con gonfiore delle ghiandole linfatiche, febbre o secrezioni purulente nell'area della lesione.
- Reazioni allergiche: in alcuni casi, soprattutto con punture di insetti o esposizione ad allergeni, possono comparire difficoltà respiratorie, vertigini, sudorazione o nausea.
- Cicatrici e ulcere croniche: lesioni non trattate o mal gestite possono evolvere in cicatrici ispessite, come i cheloidi, o in ulcerazioni difficili da guarire.
Diagnosi
La diagnosi delle lesioni cutanee avviene attraverso un’attenta osservazione clinica da parte del dermatologo che esamina con cura la lesione, valutandone dimensioni, forma, colore e localizzazione.
Quando necessario, può prescrivere ulteriori esami per approfondire la diagnosi. Tra questi, la biopsia cutanea è uno dei più comuni: consiste nell’asportazione di un piccolo frammento di pelle da analizzare al microscopio per identificare la natura della lesione. In alcuni casi, possono essere richiesti esami del sangue per individuare eventuali patologie sistemiche o colture microbiologiche per confermare la presenza di infezioni.
PREVENZIONE
La prevenzione delle lesioni cutanee si basa su una combinazione di comportamenti quotidiani e attenzione verso le condizioni che possono danneggiare la pelle. Proteggere la cute è essenziale per ridurre il rischio di traumi, irritazioni o complicazioni derivanti da malattie o infezioni.
Per minimizzare il rischio di lesioni, è importante adottare alcune semplici abitudini:
- Evitare l’esposizione prolungata ai raggi solari senza protezione adeguata aiuta a prevenire scottature e danni causati dai raggi UV.
- Utilizzare abbigliamento e calzature adeguati può ridurre il rischio di abrasioni o vesciche, soprattutto in situazioni di lavoro o attività sportive.
- Un’igiene corretta e l’uso di prodotti delicati sono fondamentali per mantenere la pelle sana e integra, evitando irritazioni e dermatiti.
- In caso di predisposizione a piaghe da pressione, soprattutto per chi è costretto a letto o su sedia a rotelle, la prevenzione passa attraverso cambi frequenti di posizione, l’utilizzo di supporti adeguati e il mantenimento di una buona igiene cutanea.
RIMEDI NATURALI
I rimedi naturali possono essere efficaci per alleviare i sintomi e favorire la guarigione di lesioni leggere, come abrasioni, tagli superficiali, scottature o irritazioni. Ecco alcune opzioni comuni:
- Iperico: conosciuto per le sue proprietà cicatrizzanti e antisettiche, è particolarmente utile per lenire irritazioni e favorire la rigenerazione dei tessuti.
- Neem: l’Olio di Neem ha proprietà antibatteriche, antifungine e cicatrizzanti, ideale per trattare piccole infezioni cutanee o pelle irritata.
- Aloe vera: il gel di Aloe ha proprietà lenitive, idratanti e cicatrizzanti, ideale per scottature leggere e irritazioni cutanee.
- Miele: noto per le sue proprietà antibatteriche e rigeneranti, è utile su piccoli tagli e abrasioni per prevenire infezioni e favorire la guarigione.
- Olio di cocco: con azione emolliente e antibatterica, aiuta a mantenere la pelle idratata e a riparare i tessuti.
- Calendula: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, è indicata per ridurre gonfiori e arrossamenti, sia come crema che in infuso per impacchi.
- Avena colloidale: spesso presente in creme o lozioni, aiuta a lenire pruriti e irritazioni cutanee, riducendo l’infiammazione.
- Camomilla o tè verde: impacchi freddi o tiepidi possono calmare la pelle e ridurre i rossori, grazie alle proprietà lenitive.
Questi rimedi naturali possono essere un valido aiuto per le lesioni cutanee superficiali. Tuttavia, in caso di lesioni profonde, infette o persistenti, è sempre consigliabile rivolgersi a un medico per evitare complicazioni.
TRATTAMENTI MEDICI
La scelta del trattamento dipende dalla gravità della lesione, dalla sua localizzazione e dalla presenza di eventuali complicazioni.
Generalmente, inizia con la detersione accurata dell’area interessata, essenziale per eliminare impurità e ridurre la carica batterica e creare le condizioni ottimali per favorire il processo di riparazione fisiologica della pelle.
Dopo una visita approfondita, il medico può prescrivere trattamenti specifici, tra cui:
- Farmaci topici: prodotti applicati direttamente sulla pelle per favorire la guarigione o ridurre i sintomi. Questi includono pomate, creme, lozioni, gel e soluzioni specifiche.
- Preparazioni per bagni e impacchi: utili per trattare aree più estese o alleviare irritazioni.
- Schiume e polveri: indicate in caso di lesioni che necessitano di protezione o asciugatura, come piaghe umide o infezioni fungine.
In alcuni casi, il medico può associare trattamenti sistemici, come antibiotici o antinfiammatori, se la lesione è accompagnata da infezioni o infiammazioni più gravi.
MEDICINA INTERATTIVA: TRATTAMENTI DI NUOVA GENERAZIONE A BASE VEGETALE
Negli ultimi anni, la ricerca dermatologica ha compiuto passi significativi nel trattamento della pelle. Accanto ai rimedi tradizionali e ai trattamenti medici, si sono sviluppate nuove soluzioni basate sull’uso di principi attivi naturali: questo approccio innovativo, che possiamo definire “medicazione interattiva”, mira non solo ad alleviare i sintomi, ma anche a promuovere una rigenerazione naturale e duratura della pelle.
Tra le opzioni terapeutiche disponibili, consigliamo i prodotti della linea Hyperoil®:
- Gel Hyperoil Fiala GEL 5ml: questo gel in formato pratico è ideale per trattare ferite traumatiche di piccola e media dimensione. La sua formulazione in gel è particolarmente adatta per zone difficili da trattare, fornendo idratazione e protezione essenziale. Ingredienti chiave come l'Olio di Neem e l'estretto di Fiori di Iperico favoriscono la rigenerazione tessutale e la riduzione del rischio di infezioni.
- Gel Hyperoil Tubo 30 ml: perfetto per ferite traumatiche o chirurgiche più estese. La consistenza del gel permette di creare un ambiente protettivo che facilita la guarigione della pelle danneggiata. È indicato anche per l'uso post-operatorio per prevenire la formazione di cheloidi e migliorare l’elasticità della pelle.
- Olio Hyperoil Fiala 5ml: formulato per penetrare nelle parti più profonde delle lesioni, è particolarmente utile per le ferite traumatiche in fase acuta. La sua formulazione oleosa aiuta a veicolare gli ingredienti in profondità, accelerando il processo di guarigione e mantenendo la pelle idratata.
Queste medicazioni interattive, grazie ai loro ingredienti derivati da piante come il Neem e l'Iperico, sono progettate per offrire un trattamento efficace e naturale, riducendo la necessità di farmaci più aggressivi. Essi combinano le proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e rigenerative necessarie per trattare efficacemente ferite traumatiche e chirurgiche.
CONSIGLI GENERALI PER IL TRATTAMENTO
Le ferite e le lesioni della pelle, pur essendo comuni, richiedono un’attenzione adeguata per garantire una guarigione efficace e prevenire complicazioni. Per favorire la guarigione e prevenire complicazioni, è importante seguire alla lettera le indicazioni del medico, applicare i farmaci prescritti (creme, pomate o lozioni) secondo le modalità e la frequenza consigliate e controllare regolarmente la lesione per verificare che non compaiano segni di infezione, come rossore, gonfiore o secrezioni.
TIPS
- Mantenere la ferita pulita: lavare l’area interessata con acqua tiepida e sapone neutro per rimuovere sporco e ridurre il rischio di infezioni.
- Proteggere la lesione: applicare una medicazione sterile per evitare contaminazioni e favorire la guarigione. Cambiare il bendaggio regolarmente seguendo le indicazioni del medico.
- Evitare il contatto diretto: non toccare la lesione con le mani sporche e non rimuovere croste o tessuti in via di guarigione.
- Idratare la pelle: utilizzare prodotti idratanti per mantenere la pelle morbida e prevenire screpolature o secchezza eccessiva attorno alla lesione.
- Seguire le indicazioni mediche: applicare i farmaci prescritti (creme, pomate o lozioni) secondo le modalità e la frequenza consigliate.
- Favorire la circolazione: evitare pressioni prolungate sulla zona colpita, cambiando posizione frequentemente.
Adottare buone abitudini quotidiane, come mantenere la pelle idratata, utilizzare protezioni adeguate e riconoscere i segnali precoci di una lesione, può fare la differenza. Inoltre, il supporto di rimedi naturali o trattamenti medici, quando necessario, permette di affrontare ogni situazione in modo efficace.
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In caso di lesione il riflesso fisiologico dell’organismo e quindi dei tessuti è quello di evolvere verso un processo rigenerativo e/o riparativo.
La differenza fra questi due meccanismi è:
- Rigenerazione:
i tessuti danneggiati vengono rimpiazzati con cellule dello stesso tipo. - Riparazione:
i tessuti danneggiati vengono sostituiti con tessuto connettivo (fibrosi).
Gli anti-infiammatori steroidei provocano l’arresto del processo cicatriziale, piaghe torpide, favorendo lo sviluppo di infezioni batteriche e fungine.
I disinfettanti (a base di iodio, cloro, perossido di ossigeno, ecc…) sono notoriamente istolesivi. Utilizzati per scongiurare i rischi di infezione, diventano essi stessi dannosi per la riparazione tessutale, essendo dei potentissimi inibitori della proliferazione cellulare, sia dei fibroblasti che dei cheratinociti.
L’utilizzo di disinfettanti, a seconda delle fase della lesione, provoca questi effetti:
- re-innesco del processo infiammatorio;
- prolungamento patologico della fase infiammatoria;
- mancata progressione verso la fase di granulazione;
- arresto della fase di granulazione;
- inibizione della riepitelizzazione;
- fibrotizzazione della cicatrice (cicatrizzazione di cattiva qualità).
Le fasi di guarigione di una ferita sono tre:
- Fase 1: essudativa o infiammatoria o detta anche di detersione
- Fase 2: granulazione o fase proliferativa (formazione tessuto di granulazione)
- Fase 3: epitelizzazione o fase rigenerativa (formazione cicatrice ed epitelizzazione)
Una medicazione primaria è quella che viene posta a diretto contatto con i tessuti lesi e che interagisce con i processi fisiologici della lesione.
Una medicazione secondaria non interagisce con la ferita, ma serve a:
- riempire una cavità per assorbire l’essudato in eccesso e mantenere la medicazione primaria sulla lesione;
- coprire una lesione per proteggerla e al contempo assorbire essudato in eccesso e mantenere la medicazione primaria sulla lesione;
- fissare altre medicazioni secondarie e/o la medicazione primaria sulla sede della lesione.
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