Conoscere l'Orticaria: sintomi, cause e strategie terapeutiche
L'orticaria è una condizione cutanea comune che può causare disagio significativo. Conoscere i sintomi, le cause e le possibili strategie di trattamento è fondamentale per affrontarla al meglio.

ORTICARIA: COMPRENDERLA, TRATTARLA, PREVENIRLA
L'orticaria si manifesta come una eruzione cutanea con pomfi rilevati, di colore rosso e che causano prurito. Si tratta di una condizione comune che può essere transitoria o evolvere in una forma cronica e può essere scatenata da vari fattori.
Origine del nome Orticaria
Il nome "orticaria" trae origine dal termine latino Urtica, nome botanico dell'ortica, a causa dei sintomi simili a quelli causati dal contatto con questa pianta. Le foglie dell'ortica, rilasciano, infatti, una sostanza irritante che, a contatto con la pelle, provoca eruzioni cutanee, prurito e una sensazione di intorpidimento, dovuti all'interazione con i tricomi, simili a peli, presenti sulla pianta.
COS'È L'ORTICARIA?
L'orticaria si manifesta come un’eruzione cutanea che può coprire aree localizzate o estendersi su ampie zone del corpo. Questa condizione dermatologica si caratterizza per la presenza di pomfi, che sono lesioni cutanee rilevate e di forma rotonda o irregolare, che variano in dimensione e colore, da rosso a simile alla pelle, accompagnate da prurito.
La comparsa dell'orticaria è tipicamente scatenata da un'intensa liberazione di istamina e altre sostanze chimiche dai mastociti, che sono cellule vitali del sistema immunitario. Questo rilascio induce una reazione infiammatoria visibile sulla pelle.
Nonostante molti episodi di orticaria acuta non richiedano un trattamento medico e tendano a regredire da soli, i sintomi possono essere fastidiosi.
In base alla durata di un attacco è possibile parlare di orticaria acuta oppure di orticaria cronica.
Tipologie di orticaria
L’orticaria si distingue principalmente in acuta e cronica, in base alla durata dell’episodio.
- L’orticaria acuta: si risolve in genere entro sei settimane e rappresenta circa il 70% dei casi. Si manifesta rapidamente, spesso raggiungendo il picco nell'arco di 8-12 ore, per poi scomparire in uno o due giorni. Tuttavia, può durare più a lungo poiché nuovi pomfi possono continuare a formarsi anche quando i precedenti sono regrediti. Tra i fattori scatenanti più comuni dell’orticaria acuta ci sono allergeni alimentari, agenti ambientali, farmaci, punture di insetti, infezioni, stress emotivo e stimoli fisici. L’orticaria acuta è solitamente lieve, ma può a volte indicare una grave reazione allergica, come l’anafilassi, che richiede un intervento medico immediato.
- L'orticaria cronica: persiste per più di sei settimane e presenta un decorso spesso altalenante, con fasi di remissione e ricadute. Le cause possono essere autoimmuni, cioè legate a una reazione del sistema immunitario contro i propri tessuti. Questa forma può manifestarsi in associazione con altre malattie come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico. Tra le tipologie inducibili troviamo:
- Orticaria ritardata da pressione: compare dopo una pressione prolungata sulla pelle, come quella dovuta al sollevamento di pesi o a indumenti stretti. I pomfi e il gonfiore possono manifestarsi anche alcune ore dopo lo stimolo.
- Orticaria da freddo o da calore: si attiva quando la pelle è esposta a temperature troppo basse o troppo alte, causando eritemi e pomfi nelle zone interessate.
- Orticaria solare: innescata dall’esposizione alla luce solare, può colpire sia le aree esposte al sole sia quelle coperte.
- Orticaria acquagenica: una forma molto rara, in cui anche il contatto con l’acqua (come pioggia o sudore) scatena una reazione cutanea.
- Orticaria da contatto: scatenata dal contatto diretto della pelle con specifiche sostanze o materiali.
- Orticaria da farmaci: insorge in risposta a particolari farmaci che l'organismo non tollera adeguatamente.
- Orticaria virale: legata a infezioni virali, come quelle causate da alcuni virus o parassiti.
- Orticaria da stress, che appare correlata a uno stato emotivo alterato, sebbene non esista una conferma scientifica definitiva sul legame tra lo stress e l’insorgenza dell'orticaria.
Cause
L'orticaria si sviluppa quando il sistema immunitario risponde a uno stimolo, rilasciando istamina e altri mediatori dell'infiammazione come le citochine. Questi mediatori provocano la dilatazione dei vasi sanguigni locali, causando il caratteristico rigonfiamento cutaneo dovuto alla fuoriuscita di liquidi nei tessuti circostanti, che si risolve con il riassorbimento dei fluidi stessi.
Le cause di tale fenomeno possono essere di origine allergica o non allergica.
Tra i principali fattori scatenanti troviamo:
- Allergeni alimentari: come noci, crostacei, uova.
- Infezioni respiratorie: particolarmente comuni nei bambini.
- Farmaci: come antibiotici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e ACE-inibitori, che possono causare angioedema attraverso meccanismi non allergici.
- Fattori fisici e ambientali: come l’esposizione a temperature estreme (freddo o calore), la luce solare, la pressione sulla pelle (ad esempio, indumenti stretti) e l’esercizio fisico intenso.
Nell’adulto, l’orticaria è spesso associata a una risposta autoimmune, come nell'orticaria cronica spontanea, che può presentarsi in persone con condizioni autoimmuni, come la tiroidite.
Esistono poi fattori che possono peggiorare l'orticaria, tra cui:
- Stress emotivo
- Alcool e caffeina
- Pressione prolungata sulla pelle
- Punture di insetti
- Esposizione a condizioni climatiche estreme
SINTOMI E SEGNI
L'orticaria è una condizione dermatologica nota per la sua imprevedibilità e per la varietà di sintomi che può manifestare. Questa affezione cutanea si evidenzia attraverso:
- Pomfi pruriginosi: lesioni cutanee rilevate, spesso con un centro pallido e bordi rossi. Spesso possono cambiare forma, dimensione e posizione rapidamente.
- Prurito intenso: i pomfi sono tipicamente pruriginosi e il prurito può intensificarsi con l'esposizione al calore o il contatto con irritanti.
- Gonfiore: più o meno significativo in specifiche aree del corpo, come intorno agli occhi, alle labbra e alle estremità, come mani e piedi. Questo sintomo è particolarmente importante poiché può segnalare la presenza di angioedema, una forma di gonfiore più profondo e potenzialmente pericoloso.
Complicazioni
Una delle complicazioni più serie dell'orticaria è l'angioedema, che si manifesta in una significativa percentuale di casi, sia in forme acute che croniche. Questa condizione implica un gonfiore più esteso, interessando gli strati più profondi della pelle o addirittura i tessuti sottomucosi, e può colpire diverse parti del corpo, incluse zone sensibili e visibili come gli occhi e le labbra, oltre a zone più estese come i genitali.
I sintomi dell'angioedema includono:
- Dolore e una sensazione di bruciore nelle aree interessate.
- Problemi respiratori dovuti al restringimento delle vie aeree.
- Gonfiore della congiuntiva,che può portare a un evidente arrossamento e disagio oculare.
Data la sua potenziale gravità, l'angioedema richiede un intervento medico tempestivo, soprattutto se si verificano difficoltà respiratorie, un sintomo che può evolvere rapidamente e richiedere trattamenti d'emergenza.
Diagnosi
Per trattare efficacemente l'orticaria, è essenziale capire cosa la scatena. Questo si fa raccogliendo informazioni dettagliate dal paziente e, se necessario, con test di laboratorio.
È importante anche distinguere l'orticaria da condizioni simili che richiedono trattamenti diversi, come il pemfigoide o le vasculiti. Se l'orticaria è di recente insorgenza o persiste da tempo, consultare un dermatologo è fondamentale per avere una diagnosi precisa e impostare il giusto trattamento.
PREVENZIONE
Per prevenire l’orticaria ci sono diversi modi: se è di origine allergica, bisogna cercare di ridurre o eliminare l’esposizione all’allergene scatenante. Per le altre tipologie di orticarie è utile identificarli con l'aiuto di un dermatologo, che può dare consigli su come evitarli in modo da ridurre i rischi di nuovi episodi.
RIMEDI NATURALI
Per chi cerca soluzioni meno invasive per gestire l'orticaria, esistono diversi rimedi naturali che possono offrire sollievo dai sintomi:
- Aloe vera: l'applicazione topica del gel di aloe vera può fornire un notevole sollievo dal prurito grazie alle sue proprietà calmanti e rinfrescanti. Il gel può essere applicato direttamente sulle lesioni per alleviare i sintomi.
- Impacchi freddi: l'applicazione di impacchi freddi può aiutare a ridurre il prurito e l'infiammazione. Un asciugamano o un panno imbevuto di acqua fredda e applicato sulla zona colpita per alcuni minuti può essere molto efficace.
- Bagni con farina d'avena colloidale: fare un bagno con farina d'avena colloidale può lenire la pelle irritata e calmare l'infiammazione. La farina d'avena ha proprietà lenitive naturali che sono particolarmente utili per la pelle sensibile e irritata.
- Infusi di erbe: bere infusi di erbe come la camomilla o il tè verde può aiutare grazie alle loro proprietà antinfiammatorie. Questi tè possono anche essere applicati localmente come compresse fredde per trarne benefici diretti sulla pelle.
- Oli essenziali: gli oli essenziali di melissa, lavanda e camomilla sono noti per le loro proprietà calmanti e possono essere usati in aromaterapia o diluiti in un olio vettore e applicati sulla pelle per alleviare il prurito e l'irritazione.
Questi rimedi naturali possono essere utili per gestire l'orticaria leggera o come complemento ai trattamenti medici tradizionali, ma è sempre consigliato consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento per assicurarsi che sia sicuro ed efficace per il proprio caso specifico.
TRATTAMENTI MEDICI
La gestione dell'orticaria inizia con l'identificazione e l'eliminazione dei fattori scatenanti, specialmente per le forme inducibili e le reazioni a farmaci. Tuttavia, la maggior parte dei casi di orticaria si risolve spontaneamente senza necessità di trattamenti specifici. Quando sono necessari, i trattamenti variano in base alla forma di orticaria, acuta o cronica, ma tutti mirano principalmente al controllo dei sintomi, in particolare il prurito.
I trattamenti farmacologici comunemente adottati includono:
- Antistaminici: sono il trattamento di prima scelta per l'orticaria, sia acuta che cronica. Gli antistaminici di seconda generazione sono preferiti perché provocano meno sonnolenza rispetto a quelli di prima generazione.
- Corticosteroidi: nei casi più gravi di orticaria acuta, o durante i focolai acuti nell'orticaria cronica, i corticosteroidi per via orale possono essere prescritti per brevi periodi per diminuire l'infiammazione.
- Immunosoppressori: in situazioni di orticaria cronica resistente agli altri trattamenti, possono essere impiegati agenti immunomodulatori o immunosoppressori, come la ciclosporina, che tuttavia possono portare a un aumento del rischio di effetti collaterali.
- Farmaci biologici: per i pazienti affetti da orticaria cronica che non rispondono ai trattamenti standard,sono utilizzati anticorpi monoclonali che neutralizzano le IgE, è una opzione approvata e si è dimostrata efficace nel ridurre la frequenza dei pomfi e l'intensità del prurito.
MEDICINA INTERATTIVA: TRATTAMENTI DI NUOVA GENERAZIONE A BASE VEGETALE
Negli ultimi anni, la ricerca dermatologica ha compiuto passi significativi nel trattamento della pelle sensibile. Accanto ai rimedi tradizionali e ai trattamenti medici, si sono sviluppate nuove soluzioni basate sull’uso di ingredienti naturali: questo approccio innovativo, che possiamo definire “medicazione interattiva”, mira non solo ad alleviare i sintomi, ma anche a promuovere una rigenerazione naturale e duratura della pelle.
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CONSIGLI GENERALI PER IL TRATTAMENTO
Gestire l'orticaria efficacemente richiede un approccio attento e personalizzato. Ecco alcuni consigli generali che possono aiutare a controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita:
- Mantenimento di uno stile di vita sano: una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti e povera di alimenti elaborati e additivi, può supportare il sistema immunitario e ridurre le infiammazioni. L'esercizio regolare e un sonno adeguato sono anche essenziali per gestire lo stress, un noto fattore aggravante dell'orticaria.
- Evitare di grattarsi: può aggravare l'irritazione e aumentare il rischio di infezione.
- Indossare abiti comodi: tessuti morbidi e larghi riducono l'attrito sulla pelle.
- Idratazione: bere molta acqua aiuta a mantenere la pelle idratata.
- Seguire una dieta equilibrata: può rafforzare il sistema immunitario e ridurre le reazioni allergiche.
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Bisogna, però, sempre tener presente che ogni caso di orticaria può essere unico e ciò che funziona per una persona potrebbe non essere efficace per un'altra. La collaborazione con un medico è cruciale per trovare la strategia di trattamento più adatta e sicura.
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In caso di lesione il riflesso fisiologico dell’organismo e quindi dei tessuti è quello di evolvere verso un processo rigenerativo e/o riparativo.
La differenza fra questi due meccanismi è:
- Rigenerazione:
i tessuti danneggiati vengono rimpiazzati con cellule dello stesso tipo. - Riparazione:
i tessuti danneggiati vengono sostituiti con tessuto connettivo (fibrosi).
Gli anti-infiammatori steroidei provocano l’arresto del processo cicatriziale, piaghe torpide, favorendo lo sviluppo di infezioni batteriche e fungine.
I disinfettanti (a base di iodio, cloro, perossido di ossigeno, ecc…) sono notoriamente istolesivi. Utilizzati per scongiurare i rischi di infezione, diventano essi stessi dannosi per la riparazione tessutale, essendo dei potentissimi inibitori della proliferazione cellulare, sia dei fibroblasti che dei cheratinociti.
L’utilizzo di disinfettanti, a seconda delle fase della lesione, provoca questi effetti:
- re-innesco del processo infiammatorio;
- prolungamento patologico della fase infiammatoria;
- mancata progressione verso la fase di granulazione;
- arresto della fase di granulazione;
- inibizione della riepitelizzazione;
- fibrotizzazione della cicatrice (cicatrizzazione di cattiva qualità).
Le fasi di guarigione di una ferita sono tre:
- Fase 1: essudativa o infiammatoria o detta anche di detersione
- Fase 2: granulazione o fase proliferativa (formazione tessuto di granulazione)
- Fase 3: epitelizzazione o fase rigenerativa (formazione cicatrice ed epitelizzazione)
Una medicazione primaria è quella che viene posta a diretto contatto con i tessuti lesi e che interagisce con i processi fisiologici della lesione.
Una medicazione secondaria non interagisce con la ferita, ma serve a:
- riempire una cavità per assorbire l’essudato in eccesso e mantenere la medicazione primaria sulla lesione;
- coprire una lesione per proteggerla e al contempo assorbire essudato in eccesso e mantenere la medicazione primaria sulla lesione;
- fissare altre medicazioni secondarie e/o la medicazione primaria sulla sede della lesione.
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